Riabilitazione

Ogni terapia riabilitativa è eseguita al fine di eliminare il dolore e recuperare le funzioni articolari.

Il compito del riabilitatore è quella di offrire programmi riabilitativi a persone con differenti patologie ortopediche, con l’obiettivo di ridurre al minimo la disabilità di cui soffrono  e permettere loro la massima autonomia possibile.

 

In seguito ad un trauma o ad un intervento chirurgico spesso, dopo la guarigione clinica, si trascura tutta la fase di “guarigione propriocettiva funzionale”, ossia quella fase in cui il paziente riacquista la capacità di eseguire nuovamente i normali movimenti della vita quotidiana e quei gesti tecnici propri di un eventuale sport praticato.

La recidiva di un trauma o la ridotta efficienza funzionale possono essere causate dall’assenza di esercizi definiti “guarigione propriocettiva funzionale”. Di conseguenza la lesione di alcune fibre capsulari e tendinee, l’insorgenza di un edema delle strutture articolari e di stimoli dolorosi possono alterare il sistema di feedback dello “stimolo propriocettivo-risposta neuromuscolare” causando nuovamente traumi a carico dell’articolazione colpita.

I recettori propriocettivi sono recettori nervosi estremamente specializzati e sono presenti in numero elevato nelle strutture articolari, soprattutto su legamenti e capsule. Il loro compito è quello di inviare costantemente informazioni sullo stato di efficienza di tali tessuti, per permettere al nostro sistema nervoso di reagire in modo adeguato ed estremamente rapido attraverso contrazioni della muscolatura idonee a stabilizzare l’articolazione e quindi a conservare i rapporti articolari stessi, anche in situazioni dinamiche particolarmente stressanti. E’ quindi obiettivo fondamentale per il riabilitatore recuperare nel minor tempo possibile le capacità propriocettive e stimolarle al fine di restituire all’articolazione traumatizzata la piena efficienza e funzionalità.

 

La rieducazione neuromuscolare generalmente passa attraverso fasi differenti durante le quali gli stimoli proposti subiscono un graduale incremento d’intensità per quantità e qualità. E’ dunque molto importante variare il più possibile gli stimoli di contrazione muscolare cambiando i parametri del movimento (asse, range e velocità).