Metodo Iyengar Yoga

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Bellur Krishnamachar Sundararaja (BKS) Iyengarnasce a Buller, un piccolo villaggio nello stato Indiano del Karnataka il 14.12.1918. La sua infanzia è segnata da una salute precaria a causa della malaria, tifo e tubercolosi. All’età di 16 anni, viene introdotto alla disciplina dello yoga dal cognato, Shri T. Krishnamacharya maestro di yoga.

 

Gli viene insegnato e trasmessa la passione per lo yoga e ne diviene, a sua volta, il maestro.

Il nome di questa pratica “B.K.S. Iyengar Yoga”, introdotto dai suoi allievi per preservare l’integrità dei suoi insegnamenti, prende il nome dal Maestro B.K.S.Iyengar che lo diffuse dopo anni di dedizione allo Yoga, dopo uno studio approfondito agli effetti delle “Asana” (posture) e del Pranayama (respirazione).

L’allineamento, la simmetria, la precisione nell’esecuzione, la sequenzae la durata delle posizioni, sono le caratteristiche peculiari di questo metodo che agisce a livello fisico, emozionale e mentale.

Dopo anni di studio, per donare a tutti i benefici dello Yoga, permettendo agli studenti di rimanere più a lungo in una postura indipendentemente dallo stato e dall’abilità fisica e mentale, Iyengar ha inventato l’utilizzo, durante la pratica Yoga, di attrezzi: blocchi di legno, coperte, cinture, cuscini e vari sostegni.


Le caratteristiche speciali del Metodo Iyengar, rispetto ad altri stili, sono tre:

1)Assenza del Saluto al Sole, che non è previsto né come pratica di riscaldamento né come pratica a sé.

2)Grande attenzione agli allineamenti degli arti e alla progressiva perfezione della posizione.

3) Utilizzo di attrezzi – mattoni, cinghie, panche, supporti e parete- per aiutare la corretta presa della posizione anche a chi fisicamente non ce la fa, allo scopo di mantenere a lungo la posizione o per agevolarne gli effetti.